martedì 31 agosto 2004

Berlino: Orso tenta la fuga dallo zoo in bici


L'orso bruno ha guadato un fossato con una zattera
e si è arrampicato su un muro. Ma poi è stato fermato.

Berlino, l'incredibile fuga di Juan l'orso che scappa in bicicletta

E' il secondo caso in pochi mesi per lo zoo della capitale tedesca.
A giugno il tentativo di un gorilla, che aveva scavalcato una rete.

BERLINO - Juan di stare in quello zoo non ne poteva proprio più: voleva scappare e chissà quante volte aveva ripensato al "piano di fuga". Sì, il "piano". Perché lui non è un orso come gli altri, Juan ha una certa inventiva, e tra le urla terrorizzate di mamme e bambini voleva persino inforcare una bicicletta per salutare una volta per tutte la vita in cattività.

Siamo nel celebre zoo di Berlino.

Leggi l'articolo completo tratto da la Repubblica.

giovedì 15 luglio 2004

Storia dell'Orca Luna

Il cetaceo, che vive vicino alla costa, è stato "adottato" dai nativi americani, che lo considerano una reincarnazione.
L'incredibile storia di Luna-Txsuiit
Cucciolo di orca o capo indiano

Le autorità canadesi temono che sia un pericolo per i naviganti.
Fallito il piano per catturarla: risponde solo ai richiami indigeni.


VANCOUVER (CANADA) - Questa è la storia di Luna, una piccola orca smarrita. O dello spirito inquieto del capo indiano Tsuxiit. Ma è anche la cronaca di un problema per le autorità marittime di Gold River, vicino Vancouver, in Canada, problema che ha il gelido nome scientifico di L-98. In ogni caso il protagonista è un cetaceo maschio di circa 4 anni, che pesa 1.800 chili, meno della metà di quanto peserà da adulto.

Leggi l'articolo completo tratto da la Repubblica

giovedì 24 giugno 2004

Nate in Indonesia due tigri in cattività

Le tigri nate nello zoo di Giacarta

Lingga, tre mesi di vita, maschietto di tigre del Bengala, è sopravvissuto al parto avvenuto in cattività al Ragunan zoo di Giacarta, in Indonesia, mentre un secondo cucciolo non ce l'ha fatta. Oggi Lingga vive nella "nursery" dello zoo e viene allattato con un biberon. Ma Lingga non è solo: allo zoo indonesiano c'è anche Kushi, appena 52 giorni di vita, maschietto di tigre Sumatra, l'ultima subspecie di tigre che si trova in Indonesia e della quale si stima che ci siano solo 400-500 esemplari allo stato brado.

mercoledì 28 aprile 2004

Nasce l'Associazione di volontariato Caniegatti&Co. Onlus

L'amore per gli animali ha portato alla nascita dell'Associazione di volontariato Caniegatti&Co. Onlus, fondata da persone che, con gran determinazione, hanno detto basta ai maltrattamenti ed agli abbandoni. In questo momento nel rifugio di Enzano di Sorbolo (PR) vivono già un centinaio di gatti e 55 cani. Di questi ultimi, 37 vivono in casa con Marcella, presidente dell'Associazione, mentre i rimanenti sono tenuti in serragli intorno all'ex stalla. Le cure e le attenzioni non bastano per garantire loro il benessere, poiché lo spazio è limitato e, inoltre, una parte del tetto della casa è pericolante.

Come aiutarci


Adozioni


L'adozione tradizionale non fa per noi.
Concediamo l'affido dell'animale per un periodo di prova al massimo di tre mesi a famiglie selezionate a spese dell'associazione che comprende la socializzazione presso la sede operativa per diventare prima di tutto amici di Fido, un corso di comportamento affiancato dal futuro padrone, veterinario e cibo, nonche' la possibilita' di restituire l'animale in caso di incompatibilita'.
L'associazione si preoccupera' di monitorare quotidianamente il buon esito dell'operazione.
Ospitiamo a tutt'oggi 77 cani e circa 25 gatti. A parte pochi casi, per lo più sono cani sottratti o ceduti da situazione di maltrattamento. Hanno sofferto angherie, fame, sete e c'è chi ha rischiato la vita. L'averci messo tutti noi stessi per farli sentire amati e coccolati ci ha reso esigenti e il modo in cui assolviamo le nostre responsabilità nei confronti degli animali e importante.
Sarete daccordo con me che quando un cane ci corre incontro, agita la coda e ci lecca come se la cosa più bella che gli sia capitata in tutta la giornata è il nostro arrivo, penso sia giusto parlare di "amore" ed è senz'altro comprensibile che molti siano indotti a ricambiare questo "amore".

Adozioni in loco

L'adozione in loco prescinde dal contributo economico. Si tratta di occuparsi di uno o più animali direttamente nella struttura, facendoli correre e giocare, coccolandoli, spazzolandoli, facendo insomma di tutto per rendere più piacevole la loro permanenza, per farli sentire amati da un "quasi padrone" e per permettergli di superare tutte quelle paure e manie tipiche dei cani dei canili.

Cani e gatti DISABILI

E poi ci sono animali ancora meno fortunati. Per un incidente, un infortunio o una malattia soffrono a causa di un handicap. Li assistiamo garantendo loro le cure migliori e sopratutto tanto amore. E' possibile contribuire al loro benessere con un ADOZIONE A DISTANZA.

I nostri Obiettivi, o meglio, la nostra Utopia ...


Il PARCO CANILE

Il progetto è l'obiettivo più ambizioso dell'Associazione. E' originale ed innovativo e intende proporre sul territorio un'esemplare soluzione al problema del randagismo che sempre più affligge la realtà del nostro Paese.

L'Associazione si sta impegnando alla realizzazione di un parco canile: una struttura senza gabbie, autarchica, all'insegna della democraticità, con spazio alle forze del volontariato e il coinvolgimento di aree socialmente disagiate della popolazione attraverso programmi di pet-therapy, adozioni in loco, adozione a distanza, adozione incentivata.

Fino ad oggi il canile, data l'inadeguatezza delle strutture, la mancanza di fondi e, purtroppo, la scarsa motivazione e preparazione del personale qui impiegato, si riduce ad un carcere, spesso un lager.

Possiamo suddividere i canili esistenti in tre categorie:

- canili pubblici
- canili privati convenzionati
- canili privati

I canili pubblici ospitano i cani ritrovati vaganti sul territorio del Comune e sono gestiti direttamente dal Comune, dall'ASL o da entrambi.
I canili privati convenzionati ospitano anch'essi i cani randagi rinvenuti sul territorio dei Comuni convenzionati. Sono gestiti da privati ( allevatori per la maggio parte ) che si aggiudicano la convenzione con apposite gare d'appalto.
I canili privati, non autorizzati a ritirare i randagi, si occupano di dare asilo ai cani di proprietà che i proprietari non vogliono o non possono più tenere con sé. Spesso, però, questi canili, pur piangendo miseria e non essendo autorizzati a farlo, catturano direttamente i randagi e li ricoverano.

Tratti comuni dei canili pubblici, privati e convenzionati ( fatte salve rarissimi casi ) sono: la facilità delle soppressioni, spessissimo non motivate o meglio, motivate con false argomentazioni; la facilità nella cessione degli animali che vengono dati in adozione a chiunque, senza le minime garanzie di buon trattamento e possibilità di controllo; l'inadeguatezza delle strutture, che se non sono completamente fatiscenti, comunque possono ospitare solo un numero esiguo di animali e sono dotate di box piccolissimi senza possibilità di movimento per gli animali; l'indifferenza alla sofferenza e ai bisogni degli animali nonchè l'assenza del rapporto uomo-cane.
E' frequente poi il caso di maltrattamenti ancora più gravi di canili in cui i cani vivono in condizioni assurde e intollerabili di sovraffollamento e promiscuità per cui sono frequentissimi sbranamenti e gravidanze, non sono mai curati e, non nutriti adeguatamente, muoiono di inedia.

Il canile , data la fatiscenza delle strutture, le condizioni igenico-sanitarie discutibili , il sovraffollamento, la puzza, l'angoscia che un luogo del genere trasmette, il decentramento rispetto il centro abitato, è, e resta, un luogo indesiderato, che non si vuole vedere, un luogo ai margini della società.
Un posto del genere non è certo adatto ad attirare persone, potenziali nuovi padroni per cani. Così, i cani continuano a restare in canile e non vengono adottati. Più cani ci sono peggiori sono le condizioni di vita e salute. Peggiori sono le condizioni di salute, minori sono le possibilità di adozione, e cosi via...
E' una sorta di circolo vizioso.

In una situazione del genere in cui il canile, da luogo di passaggio per cani in cerca di padrone, si è trasformato in luogo di detenzione per cani malandati e sempre più disadattati , nessun ente locale penserebbe di fare un investimento consistente per un reale risanamento di tali strutture, (risanamento che dovrebbe comprendere anche le modalità di gestione), viste comunque come una falla da cui i soldi escono, escono senza nessun ritorno... neppure d'immagine.

Il canile, come lo intendiamo noi, è un posto completamente immerso nel verde, dove ogni cane ha la possibilità di correre e giocare felice con gli altri ospiti quadrupedi e non.

Ampi ricoveri con giardinetto e la possibilità di corse tutti i giorni in ulteriori ampi spazi verdi , box riscaldati per tutti e un zona "attrezzata" per l'assistenza ai malati e ai soggetti bisognosi di particolari terapie. Tutto sempre ben pulito, asciutto e curato.
Un posto piacevole con l'odore dei prati che invogli tutta la cittadinanza a visitarlo come un parco.

Quello che desideriamo è realizzare un parco canile.

Ecco perchè attività in perdita come il canile necessitano l'affiancamento di attività redditizie come: la pensione per animali di proprietà, un ambulatorio veterinario, un negozio per animali e uno per animalisti e vegetariani, un punto ristoro, per fare qualche esempio.

Dato che i fondi stanziati dalle Amministrazioni Comunali per la gestione dei randagi sono insufficienti a garantire condizioni di vita dignitose, allora gli utili derivanti dalle attività commerciali della struttura saranno reinvestiti per far fronte a quelle spese per cui i fondi pubblici non sono sufficienti, per la realizzazione di campagne di sterilizzazione e di sensibilizzazione su tutti i problemi inerenti i diritti animali.

Accanto a tutte queste attività, che non solo si compensano economicamente ma anno lo scopo di attrarre nella struttura il maggior numero di persone (potenziali adottanti e comunque compagni di gioco dei cani in loco), si collocano le attività più culturali: spazio conferenze, biblioteca, spazio consulenze (mediche, legali etc.), corsi di educazione e formazione (cane-padrone, riabilitazione comportamentale, pet-therapy).

Qui confluiranno gli utenti dei servizi offerti dalla struttura (commerciali e/o culturali), i volontari, i bambini e le persone delle cosiddette "categorie svantaggiate" (anziani, portatori di handicap, etc.)

Oltre alla possibilità di adottare un animale portandolo solo a casa sarà infatti possibile adottare "a distanza" e in "loco". L'adozione a distanza, come ormai molti sanno, consiste nel versamento periodico di un contributo per il mantenimento di un animale, che poi si può andare a visitare.
L'adozione in loco prescinde dal contributo economico. Si tratta di occuparsi direttamente di uno o più animali direttamente nella struttura , postandoli a spasso, facendoli giocare, coccolandoli, spazzolandoli, facendo insomma di tutto per rendere più piacevole la loro permanenza, per farli sentire amati da un "quasi padrone" e per permettergli di superare tutte quelle paure e manie tipiche dei cani da canile.

I programmi di adozione in loco si combinano benissimo con quelli di pet-therapy. Le coccole e le cure sono utili agli animali ma anche ai bambini, magari con problemi di socializzazione e agli anziani anche loro troppo spesso abbandonati. Possiamo certamente dire che si tratta di uno scambio alla pari , un rapporto da cui tutte le parti in causa traggono beneficio.

La struttura si propone come un vero e proprio centro culturale, promotore di un modello etico, di consumo e comportamento, vegetariano ed animalista.

Da qui partiranno campagne di informazione e sensibilizzazione sui diversi temi dell'animalismo.

Sempre qui sarà possibile attenersi ad un tipo di consumo coerente con il messaggio di rispetto della vita di tutti gli esseri viventi,al centro di ogni campagna promossa.

Nel negozio per vegetariani e animalisti si potranno trovare articoli (scarpe, borse, portafogli, cinture, agende, giacche, etc.) non in pelle, cosmetici e prodotti per l'igene della casa non testati sugli animali, alimenti "non violenti" sostitutivi della carne e dei derivati di origine animale (specialità di soia, tofu, seitan, etc.).

Dato che a nostro parere, la conoscenza, l'informazione completa ed esaustiva su tutti i temi dell'animalismo è l'unica vera arma per una rivoluzione culturale nella direzione del rispetto di tutti i viventi , nella biblioteca sarà possibile consultare testi scientifici, di divulgazione, pubblicazioni delle diverse associazioni (libri riviste, opuscoli su singoli temi etc.) e vedere video cassette.